
Il Fondatore
La Genna era una delle famiglie più ricche e nobili di Marsala. I Genna aumentarono i propri averi con l’acquisizione dei terreni che, dopo la venuta di Garibaldi in Sicilia, erano entrati a far parte del demanio del Regno d’Italia.
I possedimenti dei Genna si estendevano per tutto il territorio marsalese comprendendo anche sul lato della Spagnola le saline che erano una delle molteplici attività svolte nel campo imprenditoriale.
Il Cav. Benedetto Genna, che dirigeva tutto il proprio patrimonio direttamente e tramite fidati collaboratori, era molto legato alla madre Antonietta.
Il Cav. Genna volle infatti dedicare alla madre Antonietta un istituto cosi come si legge nel suo testamento redatto il 18 luglio 1950 a rogito del notaio Michele Tuccari di Roma. Questo istituto doveva avere per scopo “il ricovero, il mantenimento gratuito, l’educazione e l’istruzione religiosa, morale e civile delle giovanette, orfane di almeno uno dei genitori, le quali versino in condizioni materiali e morali che ne rendono pericolosa la permanenza nella loro famiglia dell’età dai sette anni in su per permanere fino ai venti anni, se prima non trovano una conveniente ed onesta sistemazione…..”.
Per la realizzazione del suo ambito progetto il cav. Benedetto Genna destinò una parte dei suoi averi per il costituendo istituto. L’esecutore testamentario fu nominato il Vescovo pro-tempore della Diocesi di Mazara del Vallo che diede appunto esecuzione ai voleri del Genna.
All’Istituto fu destinato il palazzo nobiliare di via Frisella, i poderi di Biesina e Mola di Marsala, e quello di Rampingallo di Salemi.
Fu anche destinato al costituendo istituto il Baglio di contrada Biesina che doveva essere destinato a residenza estiva delle minori che erano ricoverate presso l’istituto.
Nel palazzo nobiliare di via Frisella è stata sempre svolta l'attività assistenziale dopo il riconoscimento da parte della Regione Siciliana dell'Istituto voluto da Benedetto Genna come IPAB Istituzione Pubblica di assistenza e beneficenza.
L'attività assistenziale venne inizialemnte curata sia dal personale laico che dalla Suore Figlie di Maria Ausiliatrice Salesiane di Don Bosco che mantennero il loro rapporto di convenzione fino al 1965.
Dal 1966 subentrarono le Suore Oblate al Divino Amore e dal 1967 al 1970 venne istituita una scuola elementare parificata.
Fino al 1980 l'Ente svolgeva la sua attività in regime di convitto.Dal 1981 seguendo le direttive regionali l'attività si è modificata in semiconvitto.
Dal 1990 accanto alle ragazzine sono stati inseriti anche i ragazzini.
L'Istituto inoltre è stato uno dei primi ad accogliere minori extracomunitari e proveninti dalle nazioni dell'est europeo.
